Siamo partiti in aereo da Firenze per Zurigo, poi un altro aereo diretto a Copenaghen. Per arrivare a Lund abbiamo preso il treno e alla stazione abbiamo incontrato le ragazze svedesi che ci dovevano ospitare.
Non vedevo l’ora di conoscere Johanna, una bravissima ragazza che è stata sempre molto gentile con me.
La prima sera ho cenato insieme alla sua famiglia e ho assaggiato un piatto svedese tradizionale.
La casa di Johanna era in mezzo al bosco, ho notato che in Svezia era sempre buio, una cosa molto strana per me.
Ci alzavamo alle 6:30 e uno dei genitori di Johanna ci accompagnava sempre. Ci voleva un po’ di tempo per arrivare a scuola, bisognava prendere il treno e il viaggio durava circa mezz’ora.
Il primo giorno siamo andati a scuola per presentare il nostro video su Firenze e vedere i video realizzati dagli studenti degli altri paesi partner. La scuola era molto grande e molto bella, gli insegnanti svedesi avevano stabilito il programma, le visite guidate, i pranzi e gli studenti avevano organizzato delle attività per noi. La cosa più bella è stato l’incontro con molte persone di diverse nazionalità tra cui i greci dei quali non avevo una buona opinione. Ora invece ho capito che non si devono giudicare le persone sulla base della nazionalità e dei luoghi comuni.
Johanna mi ha sempre aiutato, all’inizio mi sembrava difficile parlare in inglese, ma dopo un po’ con il suo aiuto tutto è diventato più semplice.
Ci siamo divertiti molto con gli studenti della Grecia, della Turchia e con le ragazze svedesi che ci hanno mostrato tante cose belle della loro città, ci hanno portato a vedere i monumenti, i negozi e ci hanno fatto assaggiare i dolci svedesi .
Durante il giorno eravamo sempre in giro e tornavamo a casa abbastanza tardi.
I genitori di Johanna mi hanno trattato sempre con rispetto e anche con la famiglia di Frida, la sua migliore amica, mi sono trovata molto bene. Frida aveva ospitato una ragazza greca e siamo state spesso insieme anche mentre andavamo a scuola.
I genitori di Johanna mi hanno trattato sempre con rispetto e anche con la famiglia di Frida, la sua migliore amica, mi sono trovata molto bene. Frida aveva ospitato una ragazza greca e siamo state spesso insieme anche mentre andavamo a scuola.
Il cibo ogni tanto non era buono come quello a cui sono abituata, però ero comunque felice di assaggiare qualcosa di nuovo. Una sera, insieme agli altri ragazzi svedesi, siamo andati a mangiare in un ristorante tailandese: è stata una cena bella e molto divertente.
In Svezia i minorenni non possono bere alcool e se chiedi un bicchiere di vino devi mostrare il documento di identità.
Ci sono state tante visite guidate a Lund e a Malmo. La cena di saluto a scuola è stata bella, è stato il momento in cui io ho fatto più foto insieme agli altri ragazzi .
In questo meeting mi sono divertita molto soprattutto con le altre ragazze. Ho fatto amicizia e sono ancora in contatto con alcuni ragazzi, ci incontriamo su Facebook e ognuno di noi ha invitato gli altri nei rispettivi paesi.
Partecipare a un meeting europeo, secondo me, non è una opportunità che ti viene data sempre .
Quando sono tornata dalla Svezia ho detto ai miei compagni di classe che andare in un altro paese e conoscere altre persone è una cosa bellissima, difficile da dimenticare.
Questo è stato uno dei più bei viaggi che io abbia mai fatto, quando ho saputo che avrei avuto questa possibilità stentavo a crederci. Sono sicura che se non fossi venuta qui in Italia non avrei mai potuto visitare un altro paese con un progetto Comenius, la scuola che frequentavo in Albania non aveva questa possibilità e non ce l'ha ancora. Vorrei quindi far capire ai miei compagni quanto è stato importante per me questo viaggio e questo progetto. Rimarranno sempre nella mia memoria i ragazzi che ho conosciuto in Svezia e spero di rivederli presto.
Orgesa Mezini 3A
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