I paesi partner e il logo del progetto

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I colori dell'Europa

I colori dell'Europa
Collage dei meeting di progetto

venerdì 3 febbraio 2012

Meeting in Sweden
Le foto di Lund e di alcuni momenti significativi del meeting.

                                    
Il video saluto di Eva dalla Namibia:


giovedì 2 febbraio 2012

La mia esperienza in Svezia
Siamo partiti in aereo da Firenze per Zurigo, poi un altro aereo diretto a Copenaghen. Per arrivare a Lund abbiamo preso il treno e alla stazione abbiamo incontrato le ragazze svedesi che ci dovevano ospitare.
Non vedevo l’ora di conoscere Johanna, una bravissima ragazza che è stata sempre molto gentile con me.
La prima sera ho cenato insieme alla sua famiglia e ho assaggiato un piatto svedese tradizionale.
La casa di Johanna era in mezzo al bosco, ho notato che in Svezia era sempre buio, una cosa molto strana per me.
Ci alzavamo alle 6:30 e uno dei genitori di Johanna ci accompagnava sempre. Ci voleva un po’ di tempo per arrivare a scuola, bisognava prendere il treno e il viaggio durava circa mezz’ora.
Il primo giorno siamo andati a scuola per presentare il nostro video su Firenze e vedere i video realizzati dagli studenti degli altri paesi partner. La scuola era molto grande e molto bella, gli insegnanti svedesi avevano stabilito il programma, le visite guidate, i pranzi e gli studenti avevano organizzato delle attività per noi. La cosa più bella è stato l’incontro con molte persone di diverse nazionalità tra cui i greci dei quali non avevo una buona opinione. Ora invece ho capito che non si devono giudicare le persone sulla base della nazionalità e dei luoghi comuni.
Johanna mi ha sempre aiutato, all’inizio mi sembrava difficile parlare in inglese, ma dopo un po’ con il suo aiuto tutto è diventato più semplice.
Ci siamo divertiti molto con gli studenti della Grecia, della Turchia e con le ragazze svedesi che ci hanno mostrato tante cose belle della loro città, ci hanno portato a vedere i monumenti, i negozi e ci hanno fatto assaggiare i dolci svedesi .
Durante il giorno eravamo sempre in giro e tornavamo a casa abbastanza tardi.
I genitori di Johanna mi hanno trattato sempre con rispetto e anche con la famiglia di Frida, la sua migliore amica, mi sono trovata molto bene. Frida aveva ospitato una ragazza greca e siamo state spesso insieme anche mentre andavamo a scuola.
Il cibo ogni tanto non era buono come quello a cui sono abituata, però ero comunque felice di assaggiare qualcosa di nuovo. Una sera, insieme agli altri ragazzi svedesi, siamo andati a mangiare in un ristorante tailandese: è stata una cena bella e molto divertente.
In Svezia i minorenni non possono bere alcool e se chiedi un bicchiere di vino devi mostrare il documento di identità. 
Ci sono state tante visite guidate a Lund e a Malmo. La cena di saluto a scuola è stata bella, è stato il momento in cui io ho fatto più foto insieme agli altri ragazzi .
In questo meeting mi sono divertita molto soprattutto con le altre ragazze. Ho fatto amicizia e sono ancora in contatto con alcuni ragazzi, ci incontriamo su Facebook e ognuno di noi ha invitato gli altri nei rispettivi paesi.
Partecipare a un meeting europeo, secondo me, non è una opportunità che ti viene data sempre .
Quando sono tornata dalla Svezia ho detto ai miei compagni di classe che andare in un altro paese e conoscere altre persone è una cosa bellissima, difficile da dimenticare.
Questo è stato uno dei più bei viaggi che io abbia mai fatto, quando ho saputo che avrei avuto questa possibilità stentavo a crederci. Sono sicura che se non fossi venuta qui in Italia non avrei mai potuto visitare un altro paese con un progetto Comenius, la scuola che frequentavo in Albania non aveva questa possibilità e non ce l'ha ancora. Vorrei quindi far capire ai miei compagni quanto è stato importante per me questo viaggio  e questo progetto. Rimarranno sempre nella mia memoria i ragazzi che ho conosciuto in Svezia e spero di rivederli presto.
Orgesa Mezini 3A

mercoledì 25 gennaio 2012

Comenius, incontro con l'Europa
“Ho lasciato la scuola da pochi mesi (pensionamento) ed è ancora troppo presto per nostalgia o bilanci di una vita passata tra i banchi, ma qualche pensiero in ordine sparso si affaccia all'attenzione. Quali attività in questi ultimi anni hanno lasciato maggiormente il segno per gli alunni, ma soprattutto per me? Quali progetti hanno arricchito la mia professionalità e mi hanno aperto una finestra a nuovi entusiasmi? Certamente il progetto Comenius “Healthy Challenges for Europe” è in cima alla lista. È iniziato un anno fa per dare un “respiro europeo” alla nostra scuola di Scandicci e fare in modo che i docenti e gli studenti possano lavorare insieme con sette paesi partner su alcune tematiche comuni.

Oggi più che mai, quando le difficoltà in cui il mondo si trova generano chiusure e pericolosi passi indietro alla ricerca della risoluzione dei problemi nella difesa del proprio "orticello", ogni opportunità che crea occasioni per stringere legami fra i giovani (che saranno gli adulti di domani, che guideranno il mondo quando noi adulti finalmente cederemo loro il passo) va colta al volo.
Specialmente quegli istituti la cui utenza ha avuto, ha e, purtroppo, forse avrà meno occasioni per incontrare il mondo fuori dalle scatolette dei viaggi organizzati e dei villaggi turistici, si devono impegnare per uscire dalle aule scolastiche e rimuovere quel gap culturale determinato dalle differenti opportunità anche extrascolastiche che gli studenti possono avere.
L'impegno e la fatica degli insegnanti non trovano alcun riconoscimento materiale. Si torna dai meeting, stanchi, storditi da tutto quanto la nazione ospitante ha messo in campo per offrire il meglio, ma lentamente tutto si sedimenta e viene "digerito" e nella vita di tutti i giorni, nelle discussioni, la partecipazione al progetto Comenius dà argomenti in più, legati a un'esperienza concreta per sostenere il superamento delle divisioni nazionali, l'importanza di conoscere i nostri compagni di viaggio per abbattere stereotipi che creano diffidenza.
E allora.... avanti il progetto Comenius e tutti quelli che uniscono i giovani non telematicamente, ma dal vivo.
Prof.ssa Lorena Raspanti

venerdì 25 novembre 2011

Water

Prima del meeting in Norvegia un'ampia riflessione sull'acqua e su come viene utilizzata. Come risultato una presentazione PowerPoint da condividere con i nostri partners. Per pubblicarla sul blog ho provato a trasformarla in un video. Molti vani tentativi e una grande fatica. Finalmente il risultato che mi incoraggia a proseguire il lavoro intrapreso e a sperimentare. Lo considero una nuova opportunità che mi è stata offerta dal progetto Comenius!
Prof.ssa Immacolata Santoro

mercoledì 5 ottobre 2011

MY EXPERIENCE IN … NORWAY!!!

...ed anche la tappa in Norvegia si è conclusa! A me è piaciuta molto come esperienza lo stare in famiglia, il mangiare cose tipiche, condividere nuove abitudini e parlare tutti quanti in inglese. E' stata davvero una bella esperienza!
Io e Sofia eravamo le uniche ragazze italiane, mentre gli altri gruppi erano formati da quattro, cinque studenti. Forse per questo motivo gli altri riuscivano a fare amicizia, noi due, invece, no, o meglio non così facilmente. Tutto ciò però non ci ha impedito di realizzare una bella presentazione del nostro lavoro e tutti ci hanno fatto i complimenti.

Tutto è andato bene anche con le famiglie, molto carine e disponibili. Anche i professori norvegesi che hanno organizzato il meeting, sono stati davvero bravi e molto accoglienti. Che altro dire... consiglio vivamente ai miei compagni di partecipare a questo progetto.
Spero che anch'io sia piaciuta alla mia "host", la ragazza che mi ha ospitato, e spero di continuare a sentirla spesso anche dopo questa esperienza.
Silvia Nistri 5B

martedì 27 settembre 2011

Sono tornata dal meeting in Norvegia soltanto 3 giorni fa, e mi sembra ancora di sentire brividi di freddo sulla pelle.
Grazie alla professoressa Santoro che insegna nella mia scuola, la succursale della Sassetti Peruzzi a Scandicci, ho potuto partecipare al progetto Comenius, il cui scopo principale è quello di permettere a giovani ragazzi provenienti da vari Paesi dell'Europa di fare amicizia.
Quando mi è stato chiesto di parteciparvi ero molto curiosa ed emozionata, non avevo idea di cosa aspettarmi, sotto sotto devo dire che ero anche un po' impaurita.
Perchè? Perchè il progetto prevede di essere ospitati per l'intero periodo da una famiglia del Paese in cui avviene il meeting, nel mio caso era una famiglia norvegese amante dell'Italia, per cui mi sono sentita molto a mio agio e mi sono divertita.
La mia esperienza in Norvegia è cominciata martedì 21 settembre.
Io, la professoressa Santoro e l'altra partecipante Silvia Nistri, ci siamo trovate all'aeroporto di Peretola alle 13:00, e dopo aver salutato i familiari che ci hanno accompagnate, dopo il check-in e i controlli, abbiamo cominciato ad aspettare il nostro primo aereo della compagnia Lufthansa, che sarebbe dovuto partire alle 14:30. E dico "abbiamo cominciato ad aspettare" perchè a causa di alcuni problemi, l'attesa è durata fino alle 15 :30.

Finalmente però siamo partite!
Ci sono stati offerti dei panini al burro molto gustosi durante il volo, ma, nonostante la gioia che quei panini ci hanno regalato, eravamo in ritardo e non abbiamo fatto in tempo a prendere il volo coincidente all'aeroporto di Francoforte.
Che aeroporto gigantesco! I tedeschi sono attrezzati bene, a tal punto che abbiamo girato un sacco di corridoi e abbiamo fatto un sacco di scale prima di arrivare al gate giusto, che se non sbaglio era il numero 65!
Che disgrazia, mi sono detta, aver perso l'aereo per soli pochi minuti! Ma non ci siamo certo perse d'animo: siamo corse a riparare, spiegando alle persone che lavoravano presso il gate cos'era successo, e queste ci hanno stampato dei biglietti nuovi, assicurandoci che le valigie sarebbero partite con il volo successivo.
La partenza vera e propria da Frankfurt per Oslo è avvenuta quindi 2 ore dopo.
Era già notte quando siamo arrivate a Oslo e abbiamo saputo che gli altri studenti europei si stavano già divertendo tutti insieme al Bowling, perciò non vedevamo l'ora di prendere le valigie e andare verso una nuova avventura tranquillamente, ma… l'avventura era già cominciata, dato che le valigie non erano mai partite dall'aeroporto di Peretola!
Ce ne siamo rese conto quando il nastro su cui sarebbero dovute arrivare smise di scorrere, e ormai ad aspettare i bagagli c'eravamo soltanto noi tre.
Erano ormai le 23 passate, quando ad ognuna è stata consegnata una piccola trousse nella quale c'erano il dentifricio, varie cose per il bagno e una maglietta pulita di taglia XL..
"Meglio di niente!" abbiamo pensato. Certamente non eravamo felici come una Pasqua, ma in situazioni del genere ci si può solo adattare!
Un uomo ci ha aiutate a comprare i biglietti del treno per arrivare in città. Un uomo che parlava mescolando Italiano, Inglese, Spagnolo e Norvegese... ma l'importante è che abbia emesso i biglietti giusti.
Eravamo esauste.
Quando siamo uscite dalla stazione di Oslo, due professori della scuola che ci aveva invitati (Mailand School), ci hanno accompagnate nei vari alloggi. Dapprima la prof.ssa Santoro in un ostello della città. Dopodichè è cominciata la ricerca al buio delle case di Andrea, la ragazza che mi avrebbe ospitata, e Celine, che ospitava Silvia.
Sembrava quasi una mission impossibile dato che, dopo un quarto d'ora di giri in macchina per Lorenskog, il numero 17 non l'avevamo ancora trovato, tanto che siamo scesi di macchina e l'abbiamo cercato girando a piedi, invano. Meno male che ho proposto a uno dei professori di chiamare la ragazza e farsi spiegare il tragitto fino a casa!!
Sono arrivata da lei alle 1 e 10 del mattino.
Lei e sua mamma mi hanno subito accolta calorosamente nonostante l'orario, e mi hanno fatta sentire a casa fin dal primo istante. Ricordo molto bene cosa mi disse Andrea dopo avermi accompagnata nella mia stanza: "è così strano vederti qui adesso da un momento all'altro… ma domani andrà tutto bene".

Come ho toccato il letto, mi sono addormentata profondamente, al calduccio, sotto il pesante piumone norvegese.
Il giorno seguente mi sono arrangiata: mi dispiace ammetterlo, ma ho indossato gli stessi calzini del giorno precedente, ed ho cambiato solo i vestiti perchè per fortuna avevo messo un cambio nel bagaglio a mano.
Sofia Falciani 4B

domenica 25 settembre 2011

September in Norway

Il meeting in Norvegia si è appena concluso. Nella mail di Apellis, il nostro coordinatore, i sentimenti e le emozioni di questi giorni trascorsi insieme:  "Dear friends, Back to Greece, safe and full of memories from Norway.
Our thanks to Bente, Janne and the host families for the reception and the hospitality. Greek teachers and students have lived there unforgetable moments and from tomorrow we will share these moments with the other teachers and students.
Thank you very much again."
Ripercorriamo insieme i momenti più significativi del meeting.
Il giorno 21 il team Comenius della Mailand skole ci ha accolto con affetto nella bellissima scuola di Lorenskog, grande, spaziosa, piena di luce e di colori. 

Il tema dell'incontro: Water in our culture.
La preside Trine Oiseth e il sindaco di Lorenskog ci hanno dato il benvenuto.
 
Dopo il discorso ufficiale, lo show.

A seguire gli studenti delle 7 delegazioni hanno presentato il lavoro svolto.

 Alla pausa pranzo un lunch "futuristico" e poi tutti insieme nel parco per le attività outdoor.


Ripercorriamo i momenti più significativi attraverso le foto:


A conclusione del meeting tutti insieme a scuola per il "farewell dinner", la consegna degli attestati e il saluto finale "seasons in the sun".

"September in Norway", un ottimo avvio per il secondo anno del nostro Partenariato. Tutti i partecipanti hanno ringraziato calorosamente la scuola che ci ha accolto e in particolare Janne e Bente che ci hanno risposto con questa mail: 
"Dear friends,
thank you for coming to Norway. It was a pleasure to have you here and for each meeting we feel we know you better and better. We are so grateful for your support and active participation in the programme. It is always difficult to know what to put in the programme, but we hope we have given you a taste of Norway. We are very happy that you are safely home, with luggage and everything!
A big hug from Bente and Janne"

mercoledì 14 settembre 2011

Meeting in Norway

È iniziato il secondo anno del Partenariato Comenius che si concluderà nel 2012 .
Dal 20 al 24 settembre ci incontreremo in Norvegia con i colleghi e gli studenti europei per discutere e confrontarci sul tema dell'acqua.  Ogni delegazione presenterà il suo lavoro che farà parte di una mostra organizzata nella scuola norvegese che ci accoglie. Per il meeting abbiamo preparato una presentazione PowerPoint che si conclude con questo video: