I paesi partner e il logo del progetto

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I colori dell'Europa

I colori dell'Europa
Collage dei meeting di progetto

domenica 23 settembre 2012

Grazie Apellis!

Apellis, il coordinatore del progetto, ci ha inviato un saluto particolare e con questo video    ci fa rivivere alcuni momenti indimenticabili della nostra avventura Comenius.
The project Healthy Challenges for Europe has finished.We can remember our unforgettable visits, moments and activities with a video.

Hugs from Greece,
Apellis

domenica 5 agosto 2012

I am in EST

Per scoprire la dimensione europea dell'educazione e vedere i prodotti realizzati dal Partenariato "Healthy Challenges for Europe" nei due anni di attività. clicca sul link

martedì 5 giugno 2012

A new European dish

Il risultato del nostro Partenariato? Lo ritroviamo nella ricetta di Ania che da Bielsko Biala ci ha scritto:

Hello Everyone,
We came back home safe and sound!:-)And here in Poland surprise, surprise.......30 degrees!!! We took beautiful weather from Greece to enjoy it once again here in my country! but the weather isn't the only thing that we brought to Poland from Greece... We also brought a recipe for an extraordinary new dish that we discovered in Greece... here it is:

ingredients:
7 different nationalities
7 hearts full of love
7 handfuls of generosity
7 cups of understanding
7 glasses of patience
7 spoons of tenderness
7 kilos of friendliness
million liters of humour

directions:
When you combine all the ingredients together and sprinkle abundantly with humour and then bake in sun rays, you will get an awesome, delicious dish- "Healthy Challenges For Europe". Whenever you taste it, you will always recall smiling, excited faces you've met, amazing places you've seen and unforgettable experiences you've gone through!

Do you like this recipe???? :-) I guarantee this dish is really HEALTHY!!!!!!! - it helps you to keep fit and lose weight!!
Thank you my friends for serving us this dish every time we met together!!!!!
Ania

mercoledì 16 maggio 2012

giovedì 10 maggio 2012

Hello Thessaloniki

Il meeting di Thessaloniki è stato emozionante. Dopo due anni di armoniosa collaborazione, che sicuramente proseguirà, ci dispiace che questo sia l'incontro conclusivo. Gli studenti presentano i video con le ricette tipiche, organizziamo la fiera europea e l'esposizione con i poster realizzati, ci lasciamo incantare dall'atmosfera mediterranea che ci circonda e ripartiamo con un po' tristezza.

venerdì 4 maggio 2012

Meeting in Thessaloniki 24 – 28 aprile 2012

Diario di bordo: 24 aprile
Ci siamo incontrati all’aeroporto di Firenze alle 5,30 di mattina e alle 6,30 siamo entrati in aereo.
Siamo arrivati a Thessaloniki alle 2.30 e, dopo aver ritirato i bagagli, Narinder e io abbiamo conosciuto Tonia e la sua famiglia che ci hanno accolti a braccia aperte. Arrivati a casa abbiamo pranzato tutti insieme.
Alle 18.00 siamo usciti con le amiche di Tonia e siamo andati a prendere un frappè. Dopo aver bevuto e scherzato sul mio cognome ”Sardella” che in greco significa pesce, c’è stata una discussione amichevole su chi doveva pagare il conto e alla fine hanno vinto le ragazze greche.
Alle 20.30 siamo andati in un ristorante con i ragazzi dei 7 paesi che partecipano al progetto Comenius e abbiamo mangiato molto bene spendendo anche poco. A mezzanotte e mezza siamo tornati a casa a dormire, ma ci siamo addormentati alle 2.00 perché abbiamo continuato ad ascoltare la musica.
E' stata una bellissima serata.
Luca Sardella (3A) e Narinder Kumar (2B)


28 aprile 2012
Narinder e io ci siamo alzati alle 8.30 con un po’ di tristezza perché era il nostro ultimo giorno a Thessaloniki. Dopo colazione abbiamo fatto delle foto insieme alla famiglia di Tonia per ricordare tutti i bei momenti vissuti con loro. Dimitra, la mamma di Tonia ci ha regalato un dopo barba, una penna molto costosa e l’ouzo, il liquore tipico della Grecia.
Poi è arrivato il momento dei saluti ed io non ho potuto fare a meno di piangere. La mamma di Tonia è venuta a consolarmi, poi ci hanno dato il numero di telefono e non volevano che noi partissimo. Tonia e il suo babbo ci hanno accompagnato all’aeroporto dove ci aspettavano le professoresse e le altre ragazze della Grecia che abbiamo salutato con le lacrime agli occhi.
Abbiamo preso l’aereo e dopo un’ora siamo scesi a Vienna dove abbiamo salutato le ragazze della Polonia con un affettuoso abbraccio.
Alle 23.00 siamo arrivati all’aeroporto di Firenze dove c’erano i nostri genitori ad aspettarci.
Questo meeting per me e Narinder è stato molto emozionante. La Grecia è un paese bellissimo dove i ragazzi si sanno divertire senza fare danni e, quando sono a scuola, non c’è nessuno che fa confusione. Noi possiamo dire che amiamo al Grecia.
Luca Sardella (3A) e Narinder Kumar (2B)


mercoledì 2 maggio 2012

Healthy food: la pappa al pomodoro

Al meeting di Thessaloniki ogni scuola ha presentato una ricetta tipica. I nostri studenti hanno scelto la "pappa al pomodoro".

Hanno fotografato gli ingredienti e realizzato un video per mostrare come è possibile preparare con facilità un piatto buono, semplice e tipico della tradizione toscana. 

domenica 22 aprile 2012

Comenius e incontri l’Europa

Sta per concludersi un’altra entusiasmante esperienza Comenius. Il meeting finale del Partenariato Multilaterale “Healthy Challenges for Europe” si svolgerà dal 24 al 28 aprile 2012 a Thessaloniki, in Grecia presso il 1° Lyceum di Kalamaria.


In questi giorni c’è un continuo scambio di mail per l’organizzazione dell’evento e sono grata ai nostri colleghi per l’accoglienza e la generosa ospitalità che ci stanno dimostrando, nonostante la crisi.
Per l’Istituto “Sassetti – Peruzzi” i Partenariati Comenius sono da vari anni una grande opportunità. Ci vuole una forte determinazione e un impegno continuo per avviarli e realizzare le attività concordate, ma, se i risultati arrivano, non senti più la fatica e sei pronta a ricominciare.
In questa mia esperienza pluriennale, ricca di “unforgettable memories”, ho incontrato persone splendide che mi hanno fatto sentire sempre a casa e con le quali la cooperazione continua.
A livello didattico sono state sperimentate nuove modalità di apprendimento con la creazione di spettacoli teatrali, presentazioni, video, poster, volantini, blog.
Ma le esperienze sicuramente più significative, anche per gli studenti, sono state le mobilità, la conoscenza diretta dei paesi partner, i diversi stili di vita, l’arricchimento culturale e linguistico.
E, dopo questo avventuroso viaggio, “c’è sempre un viaggio da ricominciare”.
Prof.ssa Immacolata Santoro


giovedì 23 febbraio 2012

Waiting for Greece

Il lavoro che stiamo affrontando dall’inizio dell’anno scolastico riguarda i seguenti aspetti: la dieta mediterranea, il mangiare sano, la PAT (piramide alimentare toscana) e un menù tipico toscano.

                 
Durante questi mesi abbiamo fatto delle ricerche in italiano e in inglese su questi argomenti per realizzare il video che sarà presentato in Grecia a fine aprile. Ho deciso di partecipare a questo progetto per migliorare il mio inglese, dato che non sono molto brava in questa materia. Ora sto provando a modificare il video che presenta una tipica ricetta toscana “La Pappa al pomodoro“.
Sabrina Nencetti 3A

mercoledì 8 febbraio 2012

Impressioni da Lund
È stato piacevole ed interessante aiutare i nostri ragazzi a sviluppare il tema della “sostenibilità” legato alla nostra città, Firenze.
Da dove cominciare? Firenze non è certo una città sostenibile, secondo il moderno concetto. È zeppata di macchine, turisti, le strade sono ovviamente strette, la moderna tranvia, che doveva passare per il Duomo (!!!) ha suscitato ovvie polemiche.
Però i ragazzi sono stati molto bravi e fantasiosi e sono riusciti a mettere in 5minuti di video le luci e le ombre di una città “mito”, le difficoltà dei residenti (soprattutto per i trasporti) e i coraggiosi tentativi di proiettarsi a pieno titolo nel terzo millennio senza alterare il patrimonio avuto in eredità.
Siamo arrivati in Svezia, a Lund, attraversando il nuovo lunghissimo ponte da Copenhagen a Malmo, in mezzo già al buio delle tre del pomeriggio.
Una bella sorpresa ci ha accolto, Lund è un’antica cittadina, sede di una storica Università e ricca di leggende legate ai luoghi ed agli edifici.
Forse per i pregiudizi che ci portiamo sempre dietro avevo pensato che in Svezia avremmo avuto un altissimo esempio di sostenibilità nella vita contemporanea, ma pochi esempi di arte e di storia, invece Lund, che fino a duecento anni fa apparteneva alla Danimarca, era chiamata la “Roma del Nord”.

Naturalmente la capacità di essere al top della civiltà contemporanea e dei servizi ai cittadini si è confermata in pieno soprattutto con la visita alla scuola. Noi, tutti abituati a scuole “striminzite”, con le attrezzature e gli spazi ridotti al minimo, ci siamo ritrovati a visitare una scuola che è un’intera città… guardare le foto per credere. Cinque palestre con attrezzature diverse e specifiche per ogni tipologia di sport, una biblioteca che gareggia con quella di città di medie-grandi dimensioni, spazi studio, sala pittura, sala scultura, uffici per docenti, psicologi ed infermieri.
La cucina fotografata non è dentro l’Ikea, ma nella sala insegnanti, dove si trovano anche salotti, tavoli lettura e studio… che dire , un luogo dove stare, dove vivere bene, dove insegnare con gusto.
Comenius è anche questo: conoscersi, in Europa, nell’UE ma non solo, per imparare a guardare oltre…
Prof.ssa Paola Salvadori

venerdì 3 febbraio 2012

Meeting in Sweden
Le foto di Lund e di alcuni momenti significativi del meeting.

                                    
Il video saluto di Eva dalla Namibia:


giovedì 2 febbraio 2012

La mia esperienza in Svezia
Siamo partiti in aereo da Firenze per Zurigo, poi un altro aereo diretto a Copenaghen. Per arrivare a Lund abbiamo preso il treno e alla stazione abbiamo incontrato le ragazze svedesi che ci dovevano ospitare.
Non vedevo l’ora di conoscere Johanna, una bravissima ragazza che è stata sempre molto gentile con me.
La prima sera ho cenato insieme alla sua famiglia e ho assaggiato un piatto svedese tradizionale.
La casa di Johanna era in mezzo al bosco, ho notato che in Svezia era sempre buio, una cosa molto strana per me.
Ci alzavamo alle 6:30 e uno dei genitori di Johanna ci accompagnava sempre. Ci voleva un po’ di tempo per arrivare a scuola, bisognava prendere il treno e il viaggio durava circa mezz’ora.
Il primo giorno siamo andati a scuola per presentare il nostro video su Firenze e vedere i video realizzati dagli studenti degli altri paesi partner. La scuola era molto grande e molto bella, gli insegnanti svedesi avevano stabilito il programma, le visite guidate, i pranzi e gli studenti avevano organizzato delle attività per noi. La cosa più bella è stato l’incontro con molte persone di diverse nazionalità tra cui i greci dei quali non avevo una buona opinione. Ora invece ho capito che non si devono giudicare le persone sulla base della nazionalità e dei luoghi comuni.
Johanna mi ha sempre aiutato, all’inizio mi sembrava difficile parlare in inglese, ma dopo un po’ con il suo aiuto tutto è diventato più semplice.
Ci siamo divertiti molto con gli studenti della Grecia, della Turchia e con le ragazze svedesi che ci hanno mostrato tante cose belle della loro città, ci hanno portato a vedere i monumenti, i negozi e ci hanno fatto assaggiare i dolci svedesi .
Durante il giorno eravamo sempre in giro e tornavamo a casa abbastanza tardi.
I genitori di Johanna mi hanno trattato sempre con rispetto e anche con la famiglia di Frida, la sua migliore amica, mi sono trovata molto bene. Frida aveva ospitato una ragazza greca e siamo state spesso insieme anche mentre andavamo a scuola.
Il cibo ogni tanto non era buono come quello a cui sono abituata, però ero comunque felice di assaggiare qualcosa di nuovo. Una sera, insieme agli altri ragazzi svedesi, siamo andati a mangiare in un ristorante tailandese: è stata una cena bella e molto divertente.
In Svezia i minorenni non possono bere alcool e se chiedi un bicchiere di vino devi mostrare il documento di identità. 
Ci sono state tante visite guidate a Lund e a Malmo. La cena di saluto a scuola è stata bella, è stato il momento in cui io ho fatto più foto insieme agli altri ragazzi .
In questo meeting mi sono divertita molto soprattutto con le altre ragazze. Ho fatto amicizia e sono ancora in contatto con alcuni ragazzi, ci incontriamo su Facebook e ognuno di noi ha invitato gli altri nei rispettivi paesi.
Partecipare a un meeting europeo, secondo me, non è una opportunità che ti viene data sempre .
Quando sono tornata dalla Svezia ho detto ai miei compagni di classe che andare in un altro paese e conoscere altre persone è una cosa bellissima, difficile da dimenticare.
Questo è stato uno dei più bei viaggi che io abbia mai fatto, quando ho saputo che avrei avuto questa possibilità stentavo a crederci. Sono sicura che se non fossi venuta qui in Italia non avrei mai potuto visitare un altro paese con un progetto Comenius, la scuola che frequentavo in Albania non aveva questa possibilità e non ce l'ha ancora. Vorrei quindi far capire ai miei compagni quanto è stato importante per me questo viaggio  e questo progetto. Rimarranno sempre nella mia memoria i ragazzi che ho conosciuto in Svezia e spero di rivederli presto.
Orgesa Mezini 3A

mercoledì 25 gennaio 2012

Comenius, incontro con l'Europa
“Ho lasciato la scuola da pochi mesi (pensionamento) ed è ancora troppo presto per nostalgia o bilanci di una vita passata tra i banchi, ma qualche pensiero in ordine sparso si affaccia all'attenzione. Quali attività in questi ultimi anni hanno lasciato maggiormente il segno per gli alunni, ma soprattutto per me? Quali progetti hanno arricchito la mia professionalità e mi hanno aperto una finestra a nuovi entusiasmi? Certamente il progetto Comenius “Healthy Challenges for Europe” è in cima alla lista. È iniziato un anno fa per dare un “respiro europeo” alla nostra scuola di Scandicci e fare in modo che i docenti e gli studenti possano lavorare insieme con sette paesi partner su alcune tematiche comuni.

Oggi più che mai, quando le difficoltà in cui il mondo si trova generano chiusure e pericolosi passi indietro alla ricerca della risoluzione dei problemi nella difesa del proprio "orticello", ogni opportunità che crea occasioni per stringere legami fra i giovani (che saranno gli adulti di domani, che guideranno il mondo quando noi adulti finalmente cederemo loro il passo) va colta al volo.
Specialmente quegli istituti la cui utenza ha avuto, ha e, purtroppo, forse avrà meno occasioni per incontrare il mondo fuori dalle scatolette dei viaggi organizzati e dei villaggi turistici, si devono impegnare per uscire dalle aule scolastiche e rimuovere quel gap culturale determinato dalle differenti opportunità anche extrascolastiche che gli studenti possono avere.
L'impegno e la fatica degli insegnanti non trovano alcun riconoscimento materiale. Si torna dai meeting, stanchi, storditi da tutto quanto la nazione ospitante ha messo in campo per offrire il meglio, ma lentamente tutto si sedimenta e viene "digerito" e nella vita di tutti i giorni, nelle discussioni, la partecipazione al progetto Comenius dà argomenti in più, legati a un'esperienza concreta per sostenere il superamento delle divisioni nazionali, l'importanza di conoscere i nostri compagni di viaggio per abbattere stereotipi che creano diffidenza.
E allora.... avanti il progetto Comenius e tutti quelli che uniscono i giovani non telematicamente, ma dal vivo.
Prof.ssa Lorena Raspanti