I paesi partner e il logo del progetto

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I colori dell'Europa

I colori dell'Europa
Collage dei meeting di progetto

giovedì 23 febbraio 2012

Waiting for Greece

Il lavoro che stiamo affrontando dall’inizio dell’anno scolastico riguarda i seguenti aspetti: la dieta mediterranea, il mangiare sano, la PAT (piramide alimentare toscana) e un menù tipico toscano.

                 
Durante questi mesi abbiamo fatto delle ricerche in italiano e in inglese su questi argomenti per realizzare il video che sarà presentato in Grecia a fine aprile. Ho deciso di partecipare a questo progetto per migliorare il mio inglese, dato che non sono molto brava in questa materia. Ora sto provando a modificare il video che presenta una tipica ricetta toscana “La Pappa al pomodoro“.
Sabrina Nencetti 3A

mercoledì 8 febbraio 2012

Impressioni da Lund
È stato piacevole ed interessante aiutare i nostri ragazzi a sviluppare il tema della “sostenibilità” legato alla nostra città, Firenze.
Da dove cominciare? Firenze non è certo una città sostenibile, secondo il moderno concetto. È zeppata di macchine, turisti, le strade sono ovviamente strette, la moderna tranvia, che doveva passare per il Duomo (!!!) ha suscitato ovvie polemiche.
Però i ragazzi sono stati molto bravi e fantasiosi e sono riusciti a mettere in 5minuti di video le luci e le ombre di una città “mito”, le difficoltà dei residenti (soprattutto per i trasporti) e i coraggiosi tentativi di proiettarsi a pieno titolo nel terzo millennio senza alterare il patrimonio avuto in eredità.
Siamo arrivati in Svezia, a Lund, attraversando il nuovo lunghissimo ponte da Copenhagen a Malmo, in mezzo già al buio delle tre del pomeriggio.
Una bella sorpresa ci ha accolto, Lund è un’antica cittadina, sede di una storica Università e ricca di leggende legate ai luoghi ed agli edifici.
Forse per i pregiudizi che ci portiamo sempre dietro avevo pensato che in Svezia avremmo avuto un altissimo esempio di sostenibilità nella vita contemporanea, ma pochi esempi di arte e di storia, invece Lund, che fino a duecento anni fa apparteneva alla Danimarca, era chiamata la “Roma del Nord”.

Naturalmente la capacità di essere al top della civiltà contemporanea e dei servizi ai cittadini si è confermata in pieno soprattutto con la visita alla scuola. Noi, tutti abituati a scuole “striminzite”, con le attrezzature e gli spazi ridotti al minimo, ci siamo ritrovati a visitare una scuola che è un’intera città… guardare le foto per credere. Cinque palestre con attrezzature diverse e specifiche per ogni tipologia di sport, una biblioteca che gareggia con quella di città di medie-grandi dimensioni, spazi studio, sala pittura, sala scultura, uffici per docenti, psicologi ed infermieri.
La cucina fotografata non è dentro l’Ikea, ma nella sala insegnanti, dove si trovano anche salotti, tavoli lettura e studio… che dire , un luogo dove stare, dove vivere bene, dove insegnare con gusto.
Comenius è anche questo: conoscersi, in Europa, nell’UE ma non solo, per imparare a guardare oltre…
Prof.ssa Paola Salvadori

venerdì 3 febbraio 2012

Meeting in Sweden
Le foto di Lund e di alcuni momenti significativi del meeting.

                                    
Il video saluto di Eva dalla Namibia:


giovedì 2 febbraio 2012

La mia esperienza in Svezia
Siamo partiti in aereo da Firenze per Zurigo, poi un altro aereo diretto a Copenaghen. Per arrivare a Lund abbiamo preso il treno e alla stazione abbiamo incontrato le ragazze svedesi che ci dovevano ospitare.
Non vedevo l’ora di conoscere Johanna, una bravissima ragazza che è stata sempre molto gentile con me.
La prima sera ho cenato insieme alla sua famiglia e ho assaggiato un piatto svedese tradizionale.
La casa di Johanna era in mezzo al bosco, ho notato che in Svezia era sempre buio, una cosa molto strana per me.
Ci alzavamo alle 6:30 e uno dei genitori di Johanna ci accompagnava sempre. Ci voleva un po’ di tempo per arrivare a scuola, bisognava prendere il treno e il viaggio durava circa mezz’ora.
Il primo giorno siamo andati a scuola per presentare il nostro video su Firenze e vedere i video realizzati dagli studenti degli altri paesi partner. La scuola era molto grande e molto bella, gli insegnanti svedesi avevano stabilito il programma, le visite guidate, i pranzi e gli studenti avevano organizzato delle attività per noi. La cosa più bella è stato l’incontro con molte persone di diverse nazionalità tra cui i greci dei quali non avevo una buona opinione. Ora invece ho capito che non si devono giudicare le persone sulla base della nazionalità e dei luoghi comuni.
Johanna mi ha sempre aiutato, all’inizio mi sembrava difficile parlare in inglese, ma dopo un po’ con il suo aiuto tutto è diventato più semplice.
Ci siamo divertiti molto con gli studenti della Grecia, della Turchia e con le ragazze svedesi che ci hanno mostrato tante cose belle della loro città, ci hanno portato a vedere i monumenti, i negozi e ci hanno fatto assaggiare i dolci svedesi .
Durante il giorno eravamo sempre in giro e tornavamo a casa abbastanza tardi.
I genitori di Johanna mi hanno trattato sempre con rispetto e anche con la famiglia di Frida, la sua migliore amica, mi sono trovata molto bene. Frida aveva ospitato una ragazza greca e siamo state spesso insieme anche mentre andavamo a scuola.
Il cibo ogni tanto non era buono come quello a cui sono abituata, però ero comunque felice di assaggiare qualcosa di nuovo. Una sera, insieme agli altri ragazzi svedesi, siamo andati a mangiare in un ristorante tailandese: è stata una cena bella e molto divertente.
In Svezia i minorenni non possono bere alcool e se chiedi un bicchiere di vino devi mostrare il documento di identità. 
Ci sono state tante visite guidate a Lund e a Malmo. La cena di saluto a scuola è stata bella, è stato il momento in cui io ho fatto più foto insieme agli altri ragazzi .
In questo meeting mi sono divertita molto soprattutto con le altre ragazze. Ho fatto amicizia e sono ancora in contatto con alcuni ragazzi, ci incontriamo su Facebook e ognuno di noi ha invitato gli altri nei rispettivi paesi.
Partecipare a un meeting europeo, secondo me, non è una opportunità che ti viene data sempre .
Quando sono tornata dalla Svezia ho detto ai miei compagni di classe che andare in un altro paese e conoscere altre persone è una cosa bellissima, difficile da dimenticare.
Questo è stato uno dei più bei viaggi che io abbia mai fatto, quando ho saputo che avrei avuto questa possibilità stentavo a crederci. Sono sicura che se non fossi venuta qui in Italia non avrei mai potuto visitare un altro paese con un progetto Comenius, la scuola che frequentavo in Albania non aveva questa possibilità e non ce l'ha ancora. Vorrei quindi far capire ai miei compagni quanto è stato importante per me questo viaggio  e questo progetto. Rimarranno sempre nella mia memoria i ragazzi che ho conosciuto in Svezia e spero di rivederli presto.
Orgesa Mezini 3A